eng
menu
Articoli

Verifica dell’età online: cosa prevede la delibera AGCOM e perché riguarda anche altri settori

Verifica dell’età online: cosa prevede la delibera AGCOM e perché riguarda anche altri settori
16/05/2025
press

Con la delibera n. 96/25/CONS pubblicata lo scorso 18 aprile, l’AGCOM ha dato attuazione alla legge 13 novembre 2023, n. 159 (cd. “Decreto Caivano”), introducendo un sistema obbligatorio di verifica dell’età per l’accesso a contenuti online vietati ai minori. In particolare, il provvedimento impone a tutte le piattaforme che diffondono in Italia contenuti destinati a un pubblico adulto (pornografia, gioco d’azzardo, alcolici, tabacco, ecc.) di dotarsi, entro sei mesi, di un sistema efficace di verifica anagrafica.

Il modello delineato da AGCOM prevede che la verifica venga effettuata da soggetti terzi indipendenti e certificati, attraverso un processo che include due passaggi distinti: identificazione e autenticazione dell’utente per ogni sessione. Particolare attenzione è stata riservata alla tutela dei dati personali: il sistema si basa su un meccanismo di “doppio anonimato”, che separa il soggetto che certifica l’età dal soggetto che fornisce il contenuto, evitando che vengano trattati dati identificativi.

Il provvedimento ha l’obiettivo di rispondere a una realtà ormai documentata: l’accesso ai contenuti pornografici avviene in età sempre più precoce, spesso senza alcun filtro o consapevolezza. Tuttavia, l’impianto delineato da AGCOM non può essere letto solo come una misura emergenziale: esso rappresenta un possibile standard tecnico e giuridico destinato ad ampliarsi.

Il principio è semplice: laddove un contenuto o un servizio sia vietato ai minori, deve essere disponibile un sistema credibile e sicuro per verificare l’età dell’utente. Di conseguenza, ci si deve attendere che anche altri settori, oggi non toccati dalla delibera, possano essere oggetto di un’estensione analoga. Pensiamo, ad esempio, agli ecommerce che vendono prodotti riservati agli over 18, alle piattaforme di incontri, ai servizi in abbonamento con contenuti espliciti o ai social network, che in Italia prevedono un’età minima di 14 anni ma raramente la verificano con strumenti adeguati.

L’obbligo di verifica dell’età potrebbe dunque trasformarsi in un nuovo requisito di conformità trasversale, con impatti significativi in termini di adeguamento tecnico, responsabilità dei fornitori e gestione dei dati personali. In questo contesto, è fondamentale che le aziende digitali inizino fin d’ora a interrogarsi non solo sugli obblighi già vigenti, ma su quelli che potrebbero emergere nei prossimi mesi.

Polimeni.Legal segue con attenzione gli sviluppi di questo scenario e è disponibile a supportare imprese e piattaforme nella valutazione dei rischi, nella progettazione delle misure tecniche più adeguate e nell’adeguamento delle policy aziendali alla normativa vigente e in evoluzione.

Altri articoli
Ultimi approfondimenti su novità in ambito digitale: privacy, sicurezza informatica, e-commerce e tanto altro
Da questioni di privacy online, alla sicurezza dei dati, fino ai diritti dei consumatori nell'e-commerce, scopri i nostri recenti articoli e rimani aggiornato.