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Quanto tempo si possono conservare (e utilizzare) le email nelle liste DEM?

Dopo quanto dobbiamo cancellarle? I provvedimenti del Garante tracciano la strada
Quanto tempo si possono conservare (e utilizzare) le email nelle liste DEM?
17/02/2025
press
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Il tema della conservazione dei dati personali per finalità di mail marketing è stato al centro di recenti interventi del Garante per la protezione dei dati personali. Il principio generale sancito dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è chiaro: i dati devono essere conservati solo per il tempo necessario a raggiungere gli scopi per cui sono stati raccolti. Tuttavia, la pratica mostra che molte aziende tendono a estendere eccessivamente i tempi di retention, con il rischio di incorrere in violazioni e sanzioni.

Il GDPR e il principio di limitazione della conservazione

L’articolo 5, paragrafo 1, lettera e) del GDPR stabilisce che i dati personali devono essere “conservati in una forma che consenta l’identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore a quello necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati”. Ciò significa che la conservazione a tempo indeterminato o per durate eccessivamente lunghe è vietata. Ciò implica che, al termine del rapporto con il cliente o dell’ultima interazione significativa, i dati devono essere cancellati o resi anonimi, a meno che non sussistano obblighi normativi che ne impongano la conservazione per periodi più lunghi.

Cosa dicono i provvedimenti del Garante sulla conservazione dei dati per il mail marketing?

Dai recenti provvedimenti emerge una costante: la conservazione dei dati personali per finalità di marketing e newsletter deve essere limitata a un periodo ragionevole. In particolare:

Dove trovare le informazioni sulla conservazione dei dati nei tuoi documenti?

Di norma, queste informazioni sono riportate all’interno dell’informativa sulla privacy pubblicata sui siti web aziendali, nei termini e condizioni dei servizi digitali o nei contratti di adesione alle newsletter. Le aziende sono tenute a specificare in modo chiaro il periodo di conservazione dei dati personali, indicando se e quando tali dati verranno eliminati o anonimizzati.

Qual è la risposta corretta?

Alla luce dei provvedimenti, il periodo corretto per la conservazione dei dati personali per finalità di marketing, inclusi quelli raccolti tramite newsletter, dovrebbe essere compreso tra 12 e 24 mesi dall’ultima interazione significativa con l’utente (ad esempio, l’ultima email inviata e aperta, oppure un click su un link). In assenza di interazioni, i dati devono essere cancellati o anonimizzati.

Azione richiesta: cosa dovete fare adesso?

Le aziende che effettuano trattamenti di dati per finalità di mail marketing devono:

  1. Verificare le proprie informative privacy, assicurandosi che contengano una chiara indicazione del tempo di conservazione dei dati.
  2. Controllare le proprie policy interne di retention, allineandole a quanto indicato dai provvedimenti del Garante.
  3. Aggiornare le liste di contatti, eliminando i dati che superano il periodo massimo di conservazione consentito.
  4. Documentare le scelte adottate, in ottica di accountability, per dimostrare la conformità ai principi del GDPR.
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