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Contratto sviluppo app: come funziona

Il contratto di sviluppo app è molto complesso. Scopri come scriverlo nella maniera corretta e richiedici una consulenza per stilarne uno.
Contratto sviluppo app: come funziona
Indice dei
contenuti

Cos’è un contratto di sviluppo app

Nel contratto di sviluppo app l’iter da seguire è molto semplice: in primis c’è la figura del committente, il quale affida ad un fornitore la realizzazione di programmi per sistemi informatici di qualsiasi genere in cambio di un corrispettivo. L’obbligo del fornitore qual è? L’impegno nel creare il prodotto rispettando tutte le specifiche tecniche che gli vengono fornite direttamente dal cliente, assumendosi responsabilità e rischi al tempo stesso.

Il nostro ordinamento giuridico non prevede d’altro canto una casistica specifica per questo tipo di accordo, né per la realizzazione di un sito, di un software o di un app. Proprio per questa ragione si rientra nella logica dei contratti per la realizzazione di opere intellettuali.

Ci sono due modalità di realizzazione di opera. Un distinguo basato tra persona fisica/ditta individuale e società:

  • prestazione d’opera (rivolto a persone fisiche, professionisti, ditte individuali)
  • appalto d’opera (se rivolto a società)

Nel primo caso, a differenza del secondo, c’è un vincolo di tempo di realizzazione del lavoro. Le tempistiche e le modalità di esecuzione del lavoro infatti sono liberamente gestite dal professionista (o ditta individuale che sia). Non vige pertanto un con contratto di lavoro dipendente.


Quando si scrive un contratto di sviluppo app?

Ma in quali casi si scrive un contratto di sviluppo app? Innanzitutto si devono stabilire delle specifiche tecniche. La creazione di un documento che definisca il più possibile le caratteristiche del software, del sito o dell'app infatti, è essenziale per iniziare un nuovo progetto.

Per quello che riguarda le specifiche tecniche possiamo invece affermare che tutte le soluzioni di design per l’app (disegni, schemi, mockup) sono utili requisiti a monte. La realizzazione come incipit di tale lavoro servirà dunque a non avere contrasti nel proseguo dell’opera stessa dell’app o nel proseguo della sua realizzazione.


La proprietà intellettuale gioca un ruolo fondamentale: ecco perché

Gli aspetti legati alla proprietà intellettuale giocano un ruolo fondamentale. Tutte le

sfaccettature legate al tema della riservatezza e dell’esclusività sono decisive per la scrittura di un contratto di sviluppo di app.

Per far sì che non vi siano incomprensioni tra committente e fornitore sarà poi fondamentale il trasferimento del codice sorgente. Questo al fine di garantire al committente un controllo sul prodotto/opera finale.

Questo accordo rientra nel commissionare un prodotto definito, che deve essere consegnato entro un certo “timing”. Non deve essere invece considerato per tutti quei casi in cui non è prevista una consegna finale prestabilita. Possiamo prendere ad esempio chiaro le situazioni di “manutenzione”: manutenzione sito, bugfixing, assistenza software.
In questi casi sarà opportuno utilizzare un contratto di fornitura di servizi, che potrà meglio regolare il rapporto continuativo tra le parti.


Cosa deve contenere un contratto di sviluppo app?

Ci sono diversi elementi che compongono un contratto di sviluppo app. Eccoli:

  • Oggetto: la descrizione dell'opera da realizzare, che può includere eventuali allegati, disegni e specifiche tecniche aggiuntive;
  • Corrispettivo: la possibilità di indicare corrispettivi fissi o orari, con eventuali anticipi e pagamenti scaglionati nel tempo;
  • Inizio e la consegna: può essere fissata una data di inizio dei lavori, e dovrà sempre essere indicato un termine di consegna;
  • Penali: l’opzione di inserire una penale in caso di ritardo nella consegna;
  • Rimborsi spese: per particolari costi sostenuti dal fornitore;
  • Periodo di verifica o collaudo: in cui il committente controlla la corretta esecuzione del lavoro;
  • Esclusiva: per vincolare il fornitore a non entrare in affari con i concorrenti del
  • committente;
  • Riservatezza: per impedire al fornitore di divulgare informazioni riservate;
  • Proprietà intellettuale: per gestire i diritti di proprietà intellettuale del prodotto e del suo codice sorgente;
  • Subappalto: per scegliere se autorizzare o meno l’eventuale affidamento dell’opera a terzi.

I parametri per le app di Google

Per quanto riguarda le app di Google, ci sono diversi parametri che entrano in gioco nella scrittura di un contratto di sviluppo app. L’azienda statunitense infatti si differenzia rispetto ai contratti di fornitura di servizi per il web che abbiamo visto.

La libertà contrattuale delle parti nel contratto di sviluppo app è ridotta dalle condizioni imposte unilateralmente dai market store ufficiali: gli app store prima di ammettere una nuova applicazione nel market la sottopongono a delle verifiche a cui seguirà una certificazione.

Quindi bisogna tener conto di questi fattori/parametri:

  • compatibilità dell’applicazione con i sistemi operativi prescelti (Android , IOS, Microsoft)
  • rispetto dei requisiti tecnici previsti
  • conformità alle prescrizioni imposte

Clausole specifiche nel contratto per app Google

Ci sono delle specifiche condizioni da seguire mentre si tenta di scrivere un contratto di sviluppo app per il motore di ricerca Google. Eccole:

  • il professionista deve impegnarsi a creare un’app che sia conforme alle richieste degli app store;
  • bisogna specificare quando gli app store possano modificare le condizioni contrattuali per cui l’app deve essere in parte riprogettata. Si può prevedere che questa eventualità sia compresa nel prezzo oppure no, l’importante è che sia scritto nel contratto. Facciamo un rapido esempio per una maggiore comprensione:

Hai avuto un’idea brillante per lo sviluppo di un'Applicazione funzionale e pratica per offrire ai tuoi clienti un servizio a portata di click. La tua impresa ha intenzione di lanciare sul mercato un’app in cui sarà possibile, grazie alla realtà aumentata, collocare virtualmente nello spazio dell’utente cuscini e coperte, per abbinare la biancheria della camera da letto all’ambiente.

Hai chiesto il parere di grafici, copywriter per la scrittura dei contenuti, hai il personale pronto ad effettuare il customer service.

Hai sentito parlare di uno sviluppatore talentuoso, che potrebbe effettivamente creare l’applicazione, magari vi siete già accordati sulla disponibilità e le tempistiche.

Il servizio sembra pronto a prendere forma, ma un piccolo problema ti riporta alla realtà: non hai la minima idea di come si crei un contratto per lo Sviluppo dell'App. Il contratto di prestazione d’opera, modificato adeguatamente per rispondere alle specifiche necessità del singolo cliente, potrebbe essere un buon punto di partenza per una disciplina che non è tipizzata nel codice civile, ed è quindi a discrezionalità delle parti.

Vendi cuscini, il colmo sarebbe non dormire a sonni tranquilli: qui entrano in gioco gli Avvocati di Polimeni.Legal esperti in diritto digitale.


Ecco qui le FAQ su come creare un contratto di sviluppo per app

Nel corso degli anni, molti professionisti si sono rivolti al nostro Studio legale con domande specifiche sul contratto di sviluppo per app. Alcune di queste FAQ sono particolarmente interessanti, per questo ho voluto condividerle con voi.


Quali contratti possono essere utilizzati per regolare il rapporto con gli sviluppatori delle App?

Il contratto di prestazione d’opera è la risposta a questa domanda. Che sia un contratto a progetto (destinato a concludersi al momento della realizzazione del singolo progetto o di più progetti) oppure un contratto di prestazione d’opera continuativa e coordinata (definito COCOCO), si tratta comunque di un contratto con un Professionista che non fa parte dell’azienda ma che collabora.


Quando è conveniente un contratto a progetto e quando un contratto di collaborazione continuativa?

Il contratto a progetto è utile quando non si prevedono particolari variazioni dell’applicazione, quando l’aggiornamento previsto per la stessa sia minimo.

Il contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa è più utile quando si prevede

un’App in continuo aggiornamento e si richiede un maggior intervento dello Sviluppatore.

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